Emozioni e ricordi
Ti è mai capitato che un ricordo di un evento emotivamente negativo, si ripresenti in un loop che ti fa vivere pessime emozioni?
Sia nella sfera professionale, che in quella privata, credo che tutti abbiamo provato qualcosa di simile.
Il ricordo della pesante discussione con il/la partner, e le parole che ha detto ferendoti profondamente.
Quel colloquio finito male che si ripresenta alla memoria. La voce del recruiter che ti dice le solite frasi di circostanza per liquidarti velocemente.
La riunione con il team dove, tutte le tue proposte, sono state rigettate malamente.
La sgridata del capo.
La risposta offensiva di un figlio adolescente.
Il momento in cui ti sei reso conto che, mesi di lavoro, erano andati sprecati.
La persona, che credevi un amico, che ti ha abbandonato in un momento di grande bisogno.
Ci sono situazioni in cui permettiamo alle emozioni negative di assalirci. Che sia irritazione, tristezza, delusione, rabbia, gelosia, risentimento, sconforto, invidia, rancore… il ricordo contribuisce a farle riaffiorare anche molto tempo dopo l’evento scatenante.
Magari sei in una situazione neutra ed ecco che il ricordo si ripresenta. Cerchi di scacciarlo, di NON pensare a quello che è successo… a NON rivedere quella scena… a NON risentire quella voce e quel particolare tono… ma tutto è inutile. Già il tuo stato emotivo s’incrina, minando la tua forza e la capacità di gestire ciò che stai facendo nel qui e ora.
Scopri che NON è possibile NON pensare… anzi, noti che più cerchi di NON pensare e più ci pensi.
Rivedi tutto quanto con i tuoi occhi di allora. Senti ogni parola come se la udissi veramente in questo momento. Qualcuno rievoca addirittura gli odori… e le emozioni negative ti assalgono.
È normale, il cervello funziona in questo modo e fatica a gestire le negazioni. Si dice che la natura detesti il vuoto… anche la mente lo detesta e se cerchi di svuotarla lei si riempie proprio di ciò che volevi cancellare.
Ci sono persone che vivono continuamente assorte in ricordi negativi, torti subiti, offese sentite, magari anni prima. Anziché stare nel presente, consapevolizzare che il ricordo è nel passato, lo portano qui a invadere la loro quotidianità.
Se ti capita di subire queste situazioni, voglio darti una strategia che ti permetta di pensare in maniera diversa all’evento, in modo che la sua influenza sul tuo Universo emozionale sia meno intensa.
Lasciando stare il contenuto del ricordo, voglio che tu lo rielabori in maniera diversa. Tipicamente, questo tipo di ricordi, avvengono in maniera associata (cioè tu vedi da dentro la tua testa, senti con le tue orecchie, sei immerso nella scena e vivi i sentimenti ricordando dall’interno del tuo corpo).
Ebbene t’invito a rivedere la stessa scena da una posizione dissociata (cioè guardando il te stesso di allora e tutto ciò che lo circonda). Immagina di essere uno spettatore che osserva la scena. Oppure un palloncino che vola e osserva dall’alto (se sei più tecnologico di me, puoi immaginare di essere un drone che vola sopra tutto). Passare da modalità associata a dissociata ti aiuterà a prendere le distanze dalle emozioni.
Se invece, già il ricordo lo rivivi in maniera dissociata, osserva il te stesso che guarda la scena del te stesso che sta vivendo il ricordo emotivamente negativo. Anche qui puoi immaginare di essere in alto (molto in alto) e osservare da una posizione sicura.
Probabilmente all’inizio sarà un po’ complicato, come in tutte le cose ci vuole pratica. Col tempo sarà facile notare che tu sei il padrone dei tuoi pensieri e puoi scegliere di viverli nella maniera che più ti è utile. Ovviamente l’evento non cambia, ma cambi il modo di pensare e cambi il modo in cui ti senti… di conseguenza cambi ciò che puoi fare ora!
Invece, lascio immaginare a te come rivivere un ricordo estremamente piacevole.
Senior trainer soft skill Forma Mentis
